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INDICAZIONI DELLO PSICODRAMMA
Dr. Massimo Ventura - Psicologo Psicoterapeuta Bologna
- Qual è il requisito necessario per intraprendere un percorso psicodrammatico?
- Quali sono i vantaggi, aldilà di una specifica richiesta terapeutica, che si possono trarre da un percorso psicodrammatico?
Chi scrive ricorda ancora le parole del proprio Formatore in Psicodramma quando alla fine del Corso ci disse che, insegnandoci lo Psicodramma, non ci stava solo insegnando una tecnica ma un metodo diverso di vedere le cose che poteva essere applicato nei più svariati campi.
In effetti non esiste una vera e propria "prescrivibilità" dello Psicodramma in base alla psicopatologia. L'unica condizione necessaria per affrontare una sessione o un percorso di tipo psicodrammatico è quella di volerlo fare. Perché chiunque ne può trarre giovamento.
Se da un lato lo troviamo infatti applicato, a livello clinico, nei disturbi dell'alimentazione o nella terapia delle psicosi o nelle problematiche adolescenziali - chi scrive, ad esempio, ha diretto per otto anni un laboratorio di psicodramma presso due strutture riabilitative di tipo psichiatrico - dall'altro non occorre soffrire di una qualche più o meno grave psicopatologia per trarre vantaggio da un percorso psicodrammatico; ottimi risultati si raggiungono anche con persone dotate di normali e sane risorse psicologiche, che hanno già una loro esistenza consolidata e strutturata.
Lo Psicodramma, con la sua possibilità di esplorare parti alternative di sé rispetto a quelle normalmente impegnate, non di rado permette di scoprire ulteriori insospettate risorse, che nascono spontaneamente dalla creatività di ciascuno, risorse di cui magari non si è mai nemmeno sospettata l'esistenza dentro di noi o di cui siamo consapevoli solo in parte, in modo quasi latente, ma che non abbiamo mai sfruttato pienamente, limitando così inconsapevolmente il nostro patrimonio espressivo e vitale.
Chi scrive, prima di dedicarsi allo studio della Psicologia prima e dello Psicodramma poi, ha calcato i palcoscenici del teatro amatoriale per circa quindici anni imparando dalla pratica teatrale "pura", per così dire, che interpretare un personaggio richiede, da parte dell'attore, lo sforzo di trovare "dentro di sé" quel qualcosa che lo avvicini al personaggio quel tanto da poterlo portare in scena.
Con lo Psicodramma si scopre che il personaggio che si vuole portare sulla scena del mondo siamo noi stessi e che non siamo così definiti come magari pensiamo, anche in senso positivo, di essere, ma che si possiedono mille sfaccettature possibili, ognuna passibile di vita, di realizzazione, di Azione vitale. Alcune di queste sono quelle che usiamo normalmente nella vita di tutti i giorni, altre che pure possediamo, sono invece rimaste, per così dire, nel magazzino delle risorse possibili, in attesa di un qualcosa, di un forse, di un chissà che dia loro finalmente modo di esprimersi.
Questo è, nella modesta opinione di chi scrive, uno, se non il maggior pregio dello Psicodramma, pregio che trova larga applicazione perché si basa non sulla caratteriologia o sulla problematicità delle proprie condizioni mentali, ma sul fatto di essere umani, vitali, in continua evoluzione psicologica: la possibilità di potersi sperimentare in modi diversi da quelli usati quotidianamente, in un ambiente protetto, quale può essere il gruppo, con cui confrontarsi direttamente ed attraverso cui ri-scoprirsi e ri-conoscersi e perché no, farsi ri-conoscere.
Dr. Massimo Ventura
Psicologo Psicoterapeuta - Bologna
Psicodramma Bologna |
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