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EMOZIONI CHE RESTANO:

PENSIERI E COMPORTAMENTI AI TEMPI DEL COVID

 

Dr.ssa Genny Sagona - Psicologo Specialista in Psicoterapia Cognitivo - Comportamentale 

Palermo

 

INTRODUZIONE

La pandemia COVID rappresenta un problema di salute pubblica con le caratteristiche di un’emergenza complessa e multilivello che determina un rischio psicosociale molto alto, questo perché:

  • Si tratta di un evento traumatico (così come viene riconosciuto dall’EMDR) e come tale può causare reazioni di stress disfunzionale.
  • Anche se non è vissuta direttamente come evento traumatico, provoca indirettamente dei cambiamenti di abitudini e prospettive; i cambiamenti arrivano a generare reazioni emotive disfunzionali.
  • Produce una sensazione di incertezza.
  • L’isolamento sociale produce cambiamenti fisiologici e sociali, come il ritmo sonno-veglia, l’attività fisica, l’alimentazione.
  • Potrebbe esistere anche un legame tra il covid-19 e l’esordio o l’aumento della frequenza di sintomi relativi a ansia, panico, paure.

Gli studi condotti fino a ora dimostrano come l’isolamento a casa ha favorito l’insorgenza di problematiche comportamentali e un peggioramento delle condizioni preesistenti, con un incremento dell’irritabilità, dei disturbi del sonno e di ansia. Questo perché l’adolescenza spinge fisiologicamente a “uscire dal nido” della famiglia, a sperimentare esperienze e vissuti nel mondo esterno, con amici, compagni di classe, gruppi sportivi ecc. mentre il lockdown li riporta in casa, in famiglia, a sperimentare vicinanza e accudimento all’interno delle relazioni familiari.

I bambini vivono delle sicurezze dei genitori, che in questo momento sono in difficoltà; e la difficoltà dell’adulto nel capire ed esprimere i propri vissuti interni somiglia e si correla alla fatica vissuta dai bambini.

Da un sondaggio svolto con i miei pazienti (7-18aa) le emozioni rilevate sono: la paura, la noia, la rabbia, la tristezza, l’ansia e in piccolissima percentuale la felicità nelle piccole cose.

I pensieri maggiormente riscontrati, invece, rientrano in 3 grandi categorie:

  • Controllo: non c’è scelta, non ho il controllo, non lo sopporto
  • Sicurezza: sono in pericolo, non mi posso proteggere
  •  Responsabilità: sono stupido, avrei dovuto saperlo

Può essere sorprendente vedere come le emozioni vissute dai bambini, dai ragazzi e dagli adulti siano così simili e nasconderle non serve a molto; solamente il confronto e la condivisione può recare sollievo.



PARTECIPANTI E PROCEDURA

Da questa idea nasce la necessità di dare voce a un campione di 109 ragazzi di scuole medie (prime, seconde e terze classi) e 45 bambini di scuola primaria (quarta e quinta elementare) dell’I. C. Alia-Roccapalumba-Valledolmo, con un momento formativo riguardante le emozioni e il distress emotivo e con svariate sperimentazioni di tecniche di fronteggiamento, differenziate per età.

Vengono ricordati, in entrambe i gruppi, alcuni consigli pratici rispetto allo stato d’emergenza che sono stati diffusi da varie fonti ufficiali in questo periodo (www.opl.it, www.cnop.it, www.emdr.it) ossia:

  • Quando possibile, mantenere le abitudini ordinarie, nel rispetto delle regole diffuse.
  • Scegliere solo due momenti al giorno in cui informarsi. L’esposizione continua all’informazione è inutile e favorisce solo la paura e lo stato d’allerta.
  • Stare con le persone che si possono frequentare e che fanno stare bene o contattrle attraverso videochiamate o chiamate tramite whatsapp, skype o altri strumenti e applicazioni; questo permette di rasserenare la mente e calmare la paura.
  • Mantenere il più possibile la regolarità del sonno.
  • Dedicare del tempo a svolgere delle attività che piacciono.
  • Svolgere attività fisica casalinga: qualche esercizio di ginnastica in casa può aiutarti a mantenerti in forma.
  • Mangiare nel modo più regolare possibile.

 

Ovviamente il linguaggio usato nei due contesti si adatta all’età; con i ragazzi si apre il dibattito con la visione di un filmato “Molliccio il prigioniero di Azkaban” che mette in risalto l’importanza che noi concediamo al pensiero pauroso o ansiogeno e insegna a non dare ad esso un significato di realtà rispondendo quindi in un modo diverso, per come vorremmo e per ciò che importa veramente a noi. Ci si avvale di slide ed esercizi esperenziali, come la respirazione o l’abbraccio della farfalla…….; Il COVID-19 viene presentato, infine, come un’ occasione per crescere e implementare resilienza (capacità di affrontare e superare il momento, flessibilità (capacità di adattamento), responsabilità (come consapevolezza dei propri comportamenti), accettazione (come consapevolezza che una situazione è cambiata, spesso è la conclusione di un processo doloroso).

 Nel caso dei bambini si visualizza il testo on line favorito da EMDR: “La storia dell’ostrica e della farfalla” di Ana M. Gomez -Progetto grafico di Sergio Aguirre- Global Child EMDR Alliance.

 Viene richiesto di fare a scelta un disegno delle emozioni provate in questi anni o esprimere un pensiero o disegnare il corpo e visualizzare il luogo della sofferenza.

 

    

 

Si sperimentano, infine, i superpoteri presentati nel testo on line EMDR “La storia dell’ostrica e della farfalla”, come utili risorse di coping; di seguito qualche immagine.

 

      

 

Infine, viene somministrato un questionario on line per i ragazzi, mentre ai piccoli viene fatto fare un gioco in loco (il barattolo delle emozioni), correlato da un’animazione di psicoeducazione emotiva: “I colori delle emozioni”

 

RISULTATI

I risultati, dati dalla raccolta delle emozioni scritte dai bambini in bigliettini e riposti nei barattoli emotivi, indicano come maggiore sentimento durante questi anni la trisetezza, seguita dalla paura e dalla rabbia.

 

Barattoli delle emozioni

 

 

I risultati, dati dalla raccolta delle risposte dei ragazzi al test on line (di seguito proposto), indicano come maggiore sentimento durante questi anni la tristezza, seguita da paura, rabbia e l’ansia.

Questi sono accompagnati da agitazione, insonnia, sintomi somatici; mentre i comportamenti disfunzionali prevalenti sono: l’isolamento, le difficoltà relazionali e l’aggressività.

I pensieri prevalenti sono: non posso più sopportare ciò, non posso proteggermi e sono in pericolo.

 

  

  

  

  

 

QUESTIONARIO PER ADOLESCENTI SULLE EMOZIONI E COMPORTAMENTI

DOVUTI ALLA PANDEMIA

EMOZIONI CHE RESTANO: PENSIERI E COMPORTAMENTI IN SEGUITO AI DUE ANNI DI PANDEMIA

 

1) SEGNA I PENSIERI PIU’ FREQUENTI CHE HAI AVUTO IN QUESTO PERIODO E QUANTO TEMPO VI DEDICAVI O VI DEDICHI AMBITO SICUREZZA

  • SONO IN PERICOLO
  • NON POSSO PROTEGGERMI

2) SEGNA I PENSIERI PIU’ FREQUENTI CHE HAI AVUTO IN QUESTO PERIODO E QUANTO TEMPO VI DEDICAVI O VI DEDICHI AMBITO CONTROLLO

  • NON HO SCELTA
  • NON HO IL CONTROLLO
  • NON POSSO PIU’ SOPPORTARE QUESTA SITUAZIONE

Altro:

 3) QUANTO TEMPO HAI PASSATO A PENSARE CIO’ O PASSI A PENSARE CIO’?

  • PER NULLA
  • POCO
  • ABBASTANZA
  • MOLTO
  • MOLTISSIMO

4) SEGNA LE EMOZIONI CHE TI HANNO ACCOMPAGNATO PER LO PIU’ IN QUESTI DUE ANNI

  • RABBIA
  • PAURA
  • TRISTEZZA
  • GIOIA
  • DISGUSTO

5) SEGNA LE SENSAZIONIE GLI STATI D'ANIMO CHE TI HANNO ACCOMPAGNATO PER LO PIU’ IN QUESTI DUE ANNI

  • ANSIA
  • FRUSTRAZIONE
  • IMPOTENZA
  • 5)PER QUANTO TEMPO HAI PERCEPITO QUESTE EMOZIONI E SENSAZIONI?
  • PER NULLA
  • POCO
  • ABBASTANZA
  • MOLTO
  • MOLTISSIMO

6) SEGNA I SINTOMI CHE HAI AVUTO O CHE HAI

  • APATIA
  • SINTOMI FISICI MAL DI TESTA, MAL DI PANCIA
  • INCUBI
  • AGITAZIONE

Altro:

 

7) SEGNA QUALI COMPORTAMENTI HAI MESSO IN ATTO O CONTINUI A METTERE IN ATTO?

  • AGGRESSIVITA'
  • DIFFICOLTA' RELAZIONALI
  • PROBLEMI ALIMENTARI
  • ISOLAMENTO

8) PER QUANTO TEMPO HAI AVUTO QUESTI SINTOMI E QUESTI COMPORTAMENTI?

  • PER NULLA
  • POCO
  • ABBASTANZA
  • MOLTO
  • MOLTISSIMO

 

 

Dr.ssa Genny Sagona
Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo  Comportamentale - Palermo

genny.sagona@gmail.com - Cell. 340 2841758

 

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