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ORGASMO e FISIOLOGIA      

 

Dr. Carlo Trecarichi Scavuzzo - Psicologo Bologna


 

Fisiologia del ciclo della risposta sessuale.

Il piu' completo studio delle reazioni fisiologiche degli organi sessuali, indirizzato principalmente ai fenomeni dell’eccitazione, del piacere e dell’orgasmo, si fa risalire all’opera pionieristica di Masters e Johnson, iniziata nel 1954 e pubblicata successivamente nel 1966.
Solo a meta' degli anni ’50 lo studio sulle reazioni anatomo-fisiologiche si dissocia dalle finalita' riproduttive degli organi sessuali.
Precursore di tali studi, sono state le due indagini di Kinsey: il “Rapporto sul comportamento sessuale dell’uomo”, pubblicato nel 1948 ed il “Rapporto sul comportamento sessuale della donna”, pubblicato nel 1953.

Nei capitoli “Anatomia della reazione sessuale e dell’orgasmo” e “Fisiologia della reazione sessuale e dell’orgasmo” Kinsey e collaboratori (1953) mettono in evidenza i fenomeni di tensione muscolare e di congestione vascolare che stanno alla base delle risposte dell’organismo stimolato sessualmente. Hanno ottenuto questi risultati utilizzando un programma di osservazione sistematizzata in laboratorio, e la registrazione di rapporti sessuali umani.

Un anno piu' tardi, Masters e Johnson, iniziarono una serie di ricerche che ottennero maggior credito e successo nel contesto scientifico.
Masters e Johnson osservarono piu' di 10.000 cicli di risposte sessuali, ottenute mediante la masturbazione, il coito ed il “coito artificiale”. Il coito artificiale viene realizzato tramite il “pene artificiale”; un particolare vibratore fabbricato in plastica trasparente, ove al suo interno alloggiavano una microcamera ed una fonte di illuminazione a luce fredda (onde evitare di alterare la congestione vascolare). Oltre che alle modificazioni degli organi genitali, venivano registrati il ritmo respiratorio, l’elettrocardiogramma e misurate le variazioni di pressione arteriosa.

Gli studi prevedevano, inizialmente, un campione reclutato esclusivamente dal mondo della prostituzione, pensando, erroneamente, che nessuna persona sarebbe stata disponibile a partecipare alle loro ricerche. Ben presto si resero conto che non avrebbero potuto standardizzare i loro dati, ottenuti con un campione cosi' “particolare”.
Decisero di rivolgersi ad un reclutamento di volontari, modalita' comune ad ogni ricerca fisiologica, e nel far cio', si resero conto che non solo non ebbero difficolta' ad arruolare persone disponibili (nella gran maggioranza studenti universitari), ma addirittura, dovettero rifiutare le continue offerte di collaborazione che giungevano al gruppo di ricerca.

I fenomeni osservati da Masters e Johnson vengono descritti nei grafici N. 1 e N. 2, i quali riassumono le variazioni di tensione sessuale nell’uomo e nella donna.

GRAFICO N.1



GRAFICO 2



La ripartizione in quattro fasi a cui, solo negli ultimi trent’anni, e' stata aggiunta una quinta fase: la SODDISFAZIONE (aspetto fondamentale dell’atto amoroso), e' un espediente didattico utile alla semplificazione ed alla descrizione dei fenomeni che si verificano in ogni fase.
In realta' il ciclo della risposta sessuale e' un processo continuo e riunito in un tutto omogeneo.
Tutte le fasi, in particolare le fasi I e II, hanno durata variabile da persona a persona e non hanno qualita' specifiche e costanti, neppure per la stessa persona nei suoi diversi rapporti sessuali.
Successivamente alla fase di eccitamento, durante la quale si assiste ad un graduale aumento della tensione sessuale, si entra nella fase di plateau, preliminare all’orgasmo, caratterizzata da una stabile ed elevata tensione sessuale.
Se l’atto sessuale giunge a termine, dopo l’orgasmo si ha una rapida decongestione vascolare ed una scarica della tensione sessuale (fase di risoluzione). Se si sospende la stimolazione sessuale prima del sopraggiungere dell’orgasmo, avviene una lenta diminuzione dell’energia sessuale ed occorre un tempo decisamente piu' prolungato per ritornare ad un livello di non eccitazione.

Dal raffronto dei due cicli di risposta sessuale appare subito una prima differenza significativa: nell’uomo, dopo l’orgasmo, intercorre un “periodo refrattario”, durante il quale, nonostante una continua ed efficace stimolazione sessuale, non e' possibile pervenire nuovamente all’orgasmo e all’eiaculazione. Il periodo refrattario ha durata variabile e tende ad allungarsi nel tempo con l’aumentare dell’eta' (durante il periodo refrattario è comunque possibile un inturgidimento del pene, e di conseguenza la penetrazione; spesso questo espediente e' utilizzato da persone affette da eiaculazione precoce per soddisfare le proprie partners).
Nella donna non si verifica tale inibizione, dettata dal periodo refrattario. La donna e' infatti virtualmente disponibile a piu' orgasmi consecutivi (“orgasmo multiplo”).
Per un’adeguata comprensione dei differenti cicli di risposta sessuale, bisogna tenere presente che l’energia sessuale interessa tutto l’organismo, anche se i suoi fenomeni risultano piu' vistosi nelle zone erogene.
La tensione sessuale tende a produrre principalmente due eventi fisiologici generalizzati:
• una diffusa vasodilatazione e congestione, sia superficiale che profonda
ed
un aumento generalizzato della tensione muscolare.
Per una migliore e piu' completa descrizione delle modificazioni che avvengono nell’uomo e nella donna, durante le varie fasi della risposta sessuale, si rimanda alle seguenti tabelle.

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Tabella 1: Fenomeni generali nella donna e nell'uomo durante il ciclo di risposta sessuale.
 

  ECCITAMENTO PLATEAU ORGASMO RISOLUZIONE
Arrossamento
cutaneo
Comparsa di un esantema eritematoso in zona epigastrica, verso la fine della fase Estensione dell'esantema alle pareti laterali del torace, alle mammelle; se molto intenso anche in alto verso il collo ed il volto, e verso il basso all'addome e alle coscie. Massima intensita' del fenomeno. Rapida scomparsa, dopo l'orgasmo, per il risolversi della vaso-congestione.
Sudorazione  --  --  -- Comparsa di lieve sudorazione indipendente dallo sforzo fisico. Puo' essere diffusa a tutto il corpo come un velo sottile o piu' frequantemente e' localizzata in aree piu' circoscritte come: pianta dei piedi,palmo delle mani, ascelle.
Pressione
arteriosa
Graduale aumento dei valori pressori in relazione con l'incremento della tensione sessuale.  Ulteriore incremento. Massimo incremento dei valori pressori. La sistolica aumenta di circa 40-100 mm Hg, la diastolica di circa 20 -50 mm Hg. Graduale ritorno ai valori normali della situazione di non eccitamento.
Frequenza
cardiaca
Graduale incremento in sintonia con l'aumento della tensione sessuale.  Ulteriore incremento. Massimo aumento della frequenza che raggiunge 110-180 pulsazioni al minuto. Rapido decremento della frequenza.
Respirazione Frequenza respiratoria normale. Graduale aumento del numero di atti respiratori verso la fine della fase. Massima frequenza respiratoria che raggiunge circa 40 atti respiratori al minuto. Lento graduale decremento fino ai valori di base.


I dati generali relativi all’uomo ed alla donna sono stati raccolti in un’unica tabella, perche' come si osserva, sono minime le differenze in tutti i parametri presi in considerazione.
Si segnala che la sudorazione e' un fenomeno incostante, cosi' come l’arrossamento della cute, riscontrabile con maggior frequenza nelle donne.

 

La misurazione dei valori pressori, di frequenza cardiaca e di ventilazione polmonare, registrati durante i rapporti sessuali, hanno dato l’avvio a diversi studi inerenti l’atteggiamento clinico piu' adeguato nei confronti di pazienti cardiopatici e nella riabilitazione degli infartuati.
Wagner (1978) ha affermato che: “tutte le misurazioni prese in esame durante i rapporti sessuali depongono per uno sforzo modesto; la ripresa dell’attivita' sessuale puo' essere, quindi, non solo ben tollerata dal punto di vista fisico, ma e' opportuna per i notevoli benefici di ordine psicologico”.
Successive pubblicazioni sull’argomento, suggeriscono inoltre l’utilita' di coinvolgere anche i partners dei pazienti infartuati in un programma di riabilitazione, poiche' anche questi ultimi tendono ad avere una paura irrazionale di un nuovo attacco ischemico, che potrebbe ripresentarsi durante un rapporto sessuale.
Ora descriviamo le riposte fisiologiche a livello locale nella donna e nell’uomo.

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Tabella 2: Fenomeni locali nella donna durante il ciclo di risposta sessuale.
 

  ECCITAMENTO PLATEAU ORGASMO RISOLUZIONE
Mammelle Erezione dei capezzoli per contrazione delle fibre muscolari lisce. Lieve aumento della vasodilatazione. Vasodilatazione piu' marcata, specialmente a livello areolare. Col rigonfiamento delle areole capezzolari i capezzoli sembrano sporgere di meno. Aumento di volume mammario. Massimo grado dei fenomeni della fase precedente.  Scompare immediatamente il rigonfiamento areolare per cui l'erezione dei capezzoli appare nuovamente molto marcata come in fase di eccitamento. Diminuzione piu' lenta del volume mammario.
Piccole labbra Graduale aumento di volume per congestione vascolare. Ulteriore aumento di dimensioni e spessore; l'inturgidimento delle piccole labbra concorre alla divaricazione delle grandi labbra e rende arzialmente visibile l'ostio vaginale. La cute assume un colore rosso-violaceo caratteristico, denominato: "cute sessuale". Stabilizzazione al massimo grado della situazione della fase precedente. Scomparsa prima della colorazione rosso-violacea (cute sessuale), piu' lento ridursi delle dimensioni.
Ghiandole di Bartolino -- Secrezione di 2-3 goccie di materiale mucoso.  -- --
Clitoride  Aumento di lunghezza e di diametro per vasocongestione. Retrazione indietro ed in alto verso la sinfisi pubica. il glande non e' visibile perche' va a nascondersi completamente sotto il prepuzio. Clitoride non visibile perche' persiste per tutta la fase la retrazione. Ritorno alla normale posizione entro 5-10 min.Piu' lentamente si risolve la vasocongestione e ritorna alle dimensioni di riposo.
Vagina  Il primo fenomeno che compare entro 10-30 sec. e' la lubrificazione vaginale. Poi i due terzi interni del canale vaginale si allungano e si dilatano  Mentre prosegue l' "erezione"dei due terzi interni, il terzo esterno diviene intensamente congesto.
Quest'ultima area, che sara' interessata dalle contrazioni orgasmiche e' definita : "platform orgasmica". Il colore della vagina diviene rosso-violaceo: "cute sessuale".
 Contrazioni della "platform" ritmiche e regolari (le prime 4-5) ad una frequenza di 0,8 sec. Di seguito esse diventano piu' diradate, irregolari e meno intense. In sincronia coi muscoli perivaginali del terzo esterno, si contraggono anche i muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere anale.  Le contrazioni muscolari risolvono rapidamente la congestione della "platform" che e' il primo fenomeno che scompare.
Piu' lentamente i due terzi interni ritornano alle dimensioni di riposo.
 Utero Lieve aumento di volume per vasocongestione. Inizia l'elevazione del corpo rispetto alla posizione di riposo.  Continua l'aumento di volume. Si completa l'elevazione del corpo uterino. Contrazioni irregolari del corpo per intensita', durata, frequenza.
Sono contrazioni "espulsive", cioe' partono dal fondo uterino per esaurirsi nel collo.
Entro 5-10 minuti dopo l'orgasmo, l'utero si abbassa alla posizione di riposo e l'orifizio della cervice va a porsi al contatto col "bacinetto seminale" della parete vaginale posteriore (se il rapporto e' avvenuto con la donna in posizione supina).

 


Tabella 3 : Fenomeni locali nell'uomo durante il ciclo di risposta sessuale.

 

  ECCITAMENTO PLATEAU ORGASMO RISOLUZIONE
Pene Dopo 15-30 sec. dall'inizio della stimolazione compare l'erezione: il pene aumenta di lunghezza e diametro per il riempimento di sangue dei corpi cavernosi. L'erezione si fa ancora piu' consistente ed il glande diviene piu' turgido. La cute del glande si fa rosso-violacea: "cute sessuale".
Possibile emissione dell'uretra di 2-3 goccie di secreto mucoide, prodotto dalla ghiandola di Cowper; questa secrezione puo' contenere spermatozoi.
L'orgasmo di solito coincide con l'eiaculazione e puo' essere descritto in due stadi. Il I° stadio chiamato "emissione" e' dovuto alle contrazioni di epididimi deferenti, vescicole seminali e prostata che versano i loro prodotti nel bulbo dell'uretra. Dopo 2-3 sec. inizia il vero stadio ("espulsione") che e' l'eiaculazione vera e propria e consiste in vigorose contrazioni dei muscoli penieni (in sincronia coi muscoli perineali e dello sfintere anale) che spingono all'esterno il liquido seminale in piccoli getti intermittenti. Le prime 4-5 contrazioni sono vigorose e regolari per intensita' e frequenza (ogni 0,8 sec.), di seguito diventano meno intense, piu' diradate ed irregolari. Il ritorno alla condizione di riposo avviene in due tempi: subito dopo l'orgasmo vi e' una detumescenza parziale del pene che pur non essendo piu' completamente eretto mantiene dimensioni circa doppie rispetto allo stato di non eccitamento. Solo nel secondo momento, molto piu' prolungato, il pene si porta gradualmente allo stato di flaccidita'.
Testicoli Cominciano un movimento di elevazione per contrazione del muscolo cremastere, coadiuvati in questo dalla contrazione del sacco scrotale. Lieve aumento di volume. Prosegue l'innalzamento testicolare che subisce anche una rotazione anteriore di 90°, per cui il polo superiore si porta in avanti e la faccia posteriore diviene superiore avvicinandosi al perineo. Ulteriore aumento di volume. Massima elevazione testicolare. La faccia posteriore dei testicoli aderisce strattamente al perineo.
Massimo aumento di volume, per congestione ematica, che puo' raggiungere anche il 50% in piu' rispetto alla situazione di riposo.
Rapido abbassamento dei testicoli e rotazione all'indietro di 90° per il rilassamento subitaneo del cremastere. Il ritorno del volume alla situazione di riposo e' piu' lento.
Scroto Il sacco scrotale comincia a contrarsi con la scomparsa delle pliche cutanee per vasocongestione e contrazione muscolare della tonaca muscolare. Prosegue la contrazione della borsa scrotale che assume un aspetto liscio. Lo scroto permane fortemente congesto, teso senza pliche. Contemporaneamente abbassamento dei testicoli anche il sacco scrotale si abbassa a seguito del rilasciamento della muscolatura liscia e della decongestione. La cute si fa piu' flaccida e riacquisisce la caratteristica rugosita'.

 

Le piu' importanti scoperte di Masters e Johnson sono quelle derivate dall’osservazione delle reazioni dell’apparato genitale femminile durante il ciclo della risposta sessuale. Discuteremo di seguito i risultati scientifici che hanno trovato una immediata applicazione in campo clinico, consentendo di smentire o correggere dei precedenti convincimenti sbagliati.


Commentando i dati della tabella 2, ci soffermiamo su quattro aspetti particolari:

1. Il maggiore risultato di portata scientifica e culturale e' la dimostrazione che l’apparato genitale femminile, ed in particolare la vagina, ha una sua specifica attivita' durante tutto il ciclo della risposta sessuale, non ritenendola piu' una sorta di ricettacolo passivo, come prima.
In precedenza, la vagina veniva descritta come complementare del pene, del quale era nota l’attivita' funzionale. Oggi, invece, siamo in grado di descrivere una sua propria attività fisiologica che, come vedremo, ha molte similitudini alla fisiologia del pene.

2. Grazie all’utilizzo del “pene artificiale” (precedentemente descritto), si e' potuto evidenziare che gia' dall’inizio della fase eccitatoria, su tutta la mucosa vaginale compaiono delle goccioline sparse di sostanza mucosa che successivamente, unendosi tra loro originano una patina di liquido lubrificante.
A seguito della vasocongestione locale, questo fenomeno, si realizza per trasudazione dagli strati sottomucosi congesti e non e' il prodotto di secrezione di ghiandole esocrine. In questo processo non sono coinvolte, come in precedenza si riteneva erroneamente, le secrezioni delle ghiandole di Bartolini, le quali secernono soltanto 2-3 goccie di sostanza mucosa, insufficienti alla lubrificazione vaginale e per di piu' in fase avanzata di plateau, fase tardiva rispetto al momento in cui si verifica la lubrificazione della vagina.
A tutt’oggi e' sconosciuta la funzione delle ghiandole di Bartolini.

3. Intorno agli anni ’30, e per tutta la prima meta' del secolo scorso, si giudicava molto vantaggioso, per una buona soddisfazione sessuale, che avvenisse uno strofinio ed un contatto diretto tra il pene e il clitoride durante il rapporto sessuale.
Queste convinzioni, allora ritenute fondamentali da molti autori, sostenevano che tanto era piu' basso il punto di inserzione del clitoride e maggiori le sue dimensioni, tanto piu' agevolato sarebbe stato il contatto diretto pene-clitoride.
Tale supposizione ha indotto a numerosi interventi di clitoridopessi (abbassamento chirurgico dell’inserzione del clitoride), i quali, non solo non miglioravano l’attivita' sessuale ma, spesso, portavano a delle forme di dispareunia iatrogena (ossia, a delle sensazioni dolorose durante il coito o successivamente ad esso, posteriori all’intervento chirurgico).
Con gli studi di Masters e Johnson la questione della sede di impianto clitorideo si risolve, con l’osservazione che normalmente il pene non viene a contatto diretto con il clitoride durante il coito; infatti, durante il coito, il clitoride si cela completamente sotto il prepuzio clitorideo ed in particolare nella fase di plateau e di orgasmo, si ritrae non solo all’interno, ma anche verso l’alto, contro la sinfisi pubica..
Non si vuole affermare, con questo, che il clitoride non abbia un ruolo durante il coito: anzi esso e' fondamentale ai fini del piacere (il clitoride e' l’unica parte del corpo dedicata interamente al piacere, e' simile al pene nella struttura; se stimolato richiama un afflusso di sangue, diviene eretto e la punta fuoriesce dal prepuzio) ed e' continuamente coinvolto, ma lo e' in maniera indiretta, tramite lo stiramento ritmico prodotto dal pene durante il coito, sulle piccole labbra e trasmesso al prepuzio clitorideo.
Questo avviene costantemente ed in modo indipendente dalle dimensioni e dalla sede di inserzione del clitoride.

4. Prima degli studi di fisiologia della risposta sessuale non c’era chiarezza se nel fenomeno della fecondazione ovulare, l’utero svolgesse una sorta di aspirazione meccanica (tramite le contrazioni orgasmiche) del liquido seminale dalla cavita' vaginale. I due ricercatori hanno misurato le contrazioni uterine grazie all’ausilio di due elettrodi: uno posto sulla parete addominale in sede sovrapubica ed il secondo a contatto con la cervice ed inserito per via endovaginale.
Le uniche contrazioni rilevate nel ciclo della risposta sessuale compaiono in fase orgasmica, sono irregolari per frequenza e intensita' ed hanno la caratteristica di essere “espulsive”, cioe' partono dal fondo e si esauriscono verso il collo dell’utero.
L’unica facilitazione meccanica alla fecondazione, al seguito di un rapporto con la donna in posizione supina, consta nel fatto che la cervice uterina in fase di risoluzione si poggia al “bacinetto seminale”, una sorta di concavita' della parete posteriore del terzo interno della vagina, allungata e dilatata, in cui puo' collocarsi una raccolta di liquido seminale (Tagliavini, 1992).

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Per quanto riguarda i fenomeni che si osservano nel ciclo della risposta sessuale maschile, si osserva che in tabella 3 sono state trascurate le modificazioni subite dalle mammelle maschili, in quanto modeste ed incostanti: infatti, si puo' osservare l’occasionale erezione del capezzolo, il quale e' l’unico fenomeno verificabile in fase di eccitazione e di plateau.
Durante la fase di eccitazione, il pene aumenta di lunghezza e diametro dopo 15-30 secondi. L’erezione avviene grazie alla congestione vascolare, dovuta alla dilatazione arteriolare ed alla chiusura delle valvole venose, e' circoscritta e contenuta nelle guaine fibroelastiche dei corpi cavernosi, i quali riempiendosi di sangue si inturgidiscono. Nella fase di plateau diviene piu' turgido e la cute si fa rosso violaceo (cute sessuale).
Il pene presenta nella fase di eccitazione una rapida erezione che, puo' essere incostante in dimensioni e consistenza, se la fase si protrae a lungo; questo e' un normale evento fisiologico che non deve dare adito a preoccupazioni, nell’eventualità di un’erezione non “marmorea” per tutto il ciclo della risposta sessuale. La risposta sessuale si considera un ciclo, e come tale, e' normale che sia soggetta ad oscillazioni.
In fase di plateau avanzato puo' verificarsi un’emissione di 2-3 goccie di secreto mucoide dall’uretra, prodotto dalla ghiandola di Cowper. Bisogna prestare attenzione a questo secreto perche', puo' contenere una piccola quantita' di spermatozoi fecondi; ecco perche' il preservativo va indossato all’inizio del rapporto e non soltanto prima di eiaculare.
Descrivendo la fase orgasmica, dopo un primo stadio definito “emissione”, ossia quando il liquido seminale e gli spermatozoi sono immessi nel bulbo posteriore dell’uretra, l’uomo avverte un personale sentore che l’orgasmo vero e proprio si sta avviando; da questo momento esso non e' piu' rinviabile: “inevitabilita' eiaculatoria”. Durante tutto l’arco di tempo necessario a completare un ciclo della risposta sessuale, in qualsiasi momento antecedente all’inevitabilita' eiaculatoria, l’orgasmo puo' essere inibito o rinviato (si puo' portare l’esempio di alcuni stimoli o situazioni fortemente antierotiche, come l’ingresso in casa da parte di qualcuno, un forte rumore, lo squillo del telefono…); giunti al momento di “inevitabilita' eiaculatoria”, l’eiaculazione non puo' piu' essere interrotta per nessun motivo. A differenza, l’orgasmo femminile puo' essere interrotto in qualsiasi momento, proprio perche' non soggetto al fenomeno dell’inevitabilita' eiaculatoria.
In clinica sessuologica, nella terapia dell’eiaculazione precoce il paziente viene sensibilizzato ed aiutato nel riconoscere ed apprendere in modo preciso la sensazione di inevitabilita' eiaculatoria per poterla controllare, con la possibilità di allungare gradualmente i tempi del rapporto sessuale.
In tabella 3 non e' stato considerato il “periodo refrattario”, il quale inizia subito dopo l’orgasmo ed e' di durata variabile, in esso opera una inibizione fisiologica ad un successivo orgasmo e ad un’ulteriore eiaculazione.
Si precisa che la refrattarieta' non riguarda la fase di eccitazione (caratterizzata dall’erezione del pene) ma soltanto la fase orgasmica. Vi puo' quindi essere la possibilita' di un ulteriore rapporto sessuale, l’erezione puo' essere mantenuta con una adeguata stimolazione, quella che risulta essere inibita e' una ulteriore eiaculazione, un’ulteriore orgasmo. Approfittano di questo fenomeno giovani persone sofferenti di eiaculazione precoce; con questa modalità, dopo una prima eiaculazione sbrigativa, riescono a dare piacere alla propria partner grazie ad un secondo rapporto sessuale susseguente al precedente.
Nell’uomo, l’orgasmo e l’eiaculazione sono due eventi distinguibili anche se, di consueto, nello svolgersi del piacere, l’orgasmo inizia con la prima emissione eiaculatoria.
La psicopatologia puo' registrare quindi situazioni nelle quali la percezione del piacere orgasmico e' dissociato dall’eiaculazione. Piu' spesso si realizza l’eiaculazione senza una concomitante risposta orgasmica o una risposta solo parziale (eiaculazione precoce, eiaculazione ritardata…), meno frequenti sono i casi di assenza di entrambi (eiaculazione assente o anorgasmia) e ancora piu' rari quelli in cui compaiono entrambi in tempi differenti o e' assente solo l’eiaculazione.

Similitudini nei fenomeni fisiologici dei cicli della risposta sessuale nell’uomo e nella donna.

Mettendo a confronto i cicli della risposta sessuale nell’uomo e nella donna, cosi' come sono stati osservati da Masters e Johnson, si riscontrano alcune differenze ma soprattutto, si evidenziano molte similitudini:

• Riferendoci ai fenomeni generali descritti nella tabella N. 1, le somiglianze sono talmente evidenti da poterle inserire in un’unica tabella. Le uniche differenze, quasi trascurabili, si riferiscono ai fenomeni di sudorazione e di arrossamento cutaneo, che pur presentandosi in modo incostante, appaiono con maggiore frequenza nelle donne. Inoltre i valori pressori sistolici e diastolici appaiono lievemente piu' elevati (10-20 mm Hg) negli uomini.

Si evidenzia, nella comparazione delle tabelle 2 e 3, come molti dei fenomeni osservabili all’interno del ciclo della risposta sessuale (eccitazione, plateau, orgasmo e risoluzione) siano sovrapponibili tra i due sessi:

Le manifestazioni fisiche dell’eccitamento (tra le piu' evidenti, l’erezione del pene e la lubrificazione vaginale) si evidenziano circa 10-30 secondi dall’inizio di una stimolazione sessuale.
Sono entrambi dovuti ad un’intensa iperemia. Nel caso dell’erezione, la congestione vascolare, dovuta alla dilatazione arteriolare ed alla chiusura delle valvole venose, e' circoscritta e contenuta nelle guaine fibroelastiche dei corpi cavernosi i quali riempiendosi di sangue si inturgidiscono. La lubrificazione vaginale e' una conseguenza diretta, che si manifesta mediante trasudazione, della congestione genitale diffusa che interessa anche i tessuti mucosi e sottomucosi della vagina.
• Entrambi sono fenomeni instabili: durante un ciclo di risposta sessuale possono subire delle oscillazioni di intensita' anche ripetute prima di giungere all’orgasmo. Di solito la variazione quantitativa del liquido di lubrificazione vaginale non desta preoccupazioni, mentre una diminuzione di intensita' dell’erezione in fase di eccitamento prolungato puo' sollevare negli uomini il timore di essere sessualmente deficitari. Non e' infrequente, infatti, essere consultati da uomini preoccupati della loro virilita' perche' durante i preliminari hanno constatato che l’erezione ha delle oscillazioni di intensita' e non e' sempre “ferrea” come loro pretenderebbero.
Anche l’elevazione dei testicoli e la contrazione della borsa scrotale presentano una analoga possibilita' di oscillazione prima di stabilizzarsi nel momento di “inevitabilità eiaculatoria”.
• Un altro aspetto comune alla mucosa del glande ed alle mucose vaginali e delle piccole labbra e' la colorazione rosso-violacea, definita “cute sessuale”, che si realizza nelle fasi di eccitazione avanzata e di plateau. Essa è dovuta all’intensa congestione ematica, della quale traspare il colorito attraverso le sottili mucose.
• Nella fase di plateau avanzato si assiste nella donna alla secrezione di 2-3 goccie di liquido mucoso dalle ghiandole di Bartolini, fenomeno che ha il suo omologo temporale, qualitativo e quantitativo nella comparsa al meato uretrale di 2-3 goccie di secreto prodotte dalla ghiandola di Cowper. In tale secrezione possono essere riscontrati anche spermatozoi vivi e vitali. Entrambi i fenomeni non trovano una spiegazione fisiologica.
• Anche l’orgasmo, prescindendo dai vissuti soggettivi, ha dei riscontri analoghi in entrambi i sessi. Dal punto di vista strettamente fisiologico si manifesta in entrambi con contrazioni ritmiche e regolari per intensita' (le prime 4-5) ad un intervallo di 0,8 secondi, dei muscoli: perivaginali del terzo esterno della vagina, penieni, perineali e perianali. Le contrazioni successive, che complessivamente possono arrivare fino a 6-10 diventano via via meno intense e con intervalli di tempi piu' prolungati ed irregolari (Tagliavini, 1992).

Concludiamo considerando come in questa trattazione, inerente appunto la fisiologia della risposta sessuale, non abbiano potuto trovare posto gli aspetti psicologici, nonche' culturali e relazionali che costituiscono la sessualita' vissuta e che, naturalmente, sono tutte componenti molto importanti della sessualita' umana.

Dr. Carlo Trecarichi Scavuzzo
Psicologo - Bologna

   


 

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