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DISTURBI DELL’ORGASMO FEMMINILE

 

Dr. Antonio Grande - Sessuologo Bologna 

 

 

 - Quando si può parlare di disturbo dell'orgasmo femminile e come si
    manifesta?
 - Come può variare nel tempo la capacità di orgasmo?
 - Quali possono essere le cause psicologiche del disturbo dell'orgasmo
    femminile?
 - Come si cura?


La caratteristica fondamentale del disturbo dell’orgasmo femminile e' un persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale. 
Le donne mostrano un’ampia variabilita' nel tipo e nell’intensita' di stimolazione che scatena l’orgasmo. La diagnosi di disturbo dell’O.F e' basata sul fatto che la capacita' di orgasmo della donna sia minore di quanto ci si aspetterebbe per l’eta', per l’esperienza sessuale e per l’adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta.
Il disturbo dell’orgasmo femminile puo' compromettere l’immagine corporea, l’autostima o la soddisfazione nelle relazioni.
Gli studi sottolineano che la capacita' di orgasmo non e' correlata all’ampiezza della vagina e alla potenza del muscolo pelvico.

DSM IV

Il disturbo dell’orgasmo femminile puo' essere acquisito o permanente, generalizzato a tutte le situazioni sessuali o situazionale cioe' in determinate situazioni e/o condizioni sessuali; dovuto a fattori psicologici o a fattori combinati cioe' quando si ritiene che il disturbo comprenda una combinazione di fattori psicologici, di una condizione medica, di una sostanza ma nessuna causa sia sufficiente da sola a spiegare la disfunzione.

DECORSO

Dal momento che nelle donne la capacita' di orgasmo aumenta con l’eta', il disturbo dell’orgasmo femminile puo' essere diffuso nelle donne giovani.
La maggior parte dei disturbi dell’orgasmo femminile sono permanenti piuttosto che acquisiti.
Quando una donna impara come raggiungere l’orgasmo, e' raro che perda questa capacita', a meno che non intervengano una scarsa comunicazione sessuale, un conflitto relazionale, un’esperienza traumatica (ad es. uno stupro).
Quando la disfunzione dell’orgasmo si manifesta solo in certe situazioni, oltre al disturbo dell’orgasmo sono spesso presenti difficolta' nel desiderio sessuale e nell’eccitazione.
Molte donne accrescono la propria capacita' di orgasmo quando sperimentano una maggiore varieta' di stimolazioni e acquisiscono maggiore conoscenza del proprio corpo.
A differenza della frigidita' assoluta e dell’inibizione del desiderio, l’anorgasmia presenta in molti casi lubrificazione vaginale durante il rapporto e presenza di libido.
Share Hite scrive nel primo dei suoi rapporti sul comportamento sessuale che solo il trenta per cento delle donne ha un orgasmo vaginale, mentre il restante settanta avrebbe solo un orgasmo clitorideo.
Il dibattito sulla validita' dell’orgasmo clitorideo e vaginale e su quale dei due debba essere considerato “vero” e' a tutt’oggi in atto, la verita' e' che nessuno puo' dare una risposta certa e non e' nemmeno necessario che questa sia la stessa per tutte le donne, per tutte le coppie.
L’unica certezza e' l’esperienza sessuale di ciascuna donna che presenta forme di eccitazioni e di percezioni le piu' svariate che vanno chiarite e approfondite dallo specialista.
Quanto poi al punto G (o Grafenberg spot), una zona della parete anteriore vaginale, da dove dovrebbe partire una vera e propria “eiaculazione femminile”, non ha ancora ricevuto serie conferme scientifiche sulla sua funzione e sulla sua esistenza, anche se le esperienze riferite da alcune donne fanno seriamente riflettere in questo senso.

CAUSE PSICOLOGICHE

Sono fondamentalmente quattro le possibili cause:
cause superficiali ad es. l’autosservazione ossessiva durante il rapporto sessuale (Master definì questo atteggiamento “spectatoring”);
cause dovute ad un’insufficiente comunicazione della coppia es: insufficiente stimolazione clitoridea;
• cause dovute o piu' profonde dinamiche intrapsichiche;
• cause dovute alla difficolta' di relazione con il partner.

Per comprendere quali tra queste cause prevalgono e' determinante la fase di consultazione terapeutica, per approfondire le modalita' esatte con cui si presenta l’anorgasmia e se la terapia dovra' essere orientata a rimuovere ostacoli psicologicamente superficiali, di coppia o intrapsichici.

TERAPIA

L’inibizione dell’orgasmo nelle donne ha una prognosi molto buona con la terapia sessuale (H. Kaplan).
Quasi tutte le donne “totalmente” anorgasmiche possono imparare a raggiungere l’orgasmo, anche se questa difficolta' e' associata con problemi profondi intrapsichici e problemi relazionali.
Quando la difficolta' dipende dalla natura della relazione di coppia, la terapia sara' rivolta alla coppia.
In ogni caso l’attenzione della terapia sessuale e' rivolta alla modificazione del controllo eccessivo dell’orgasmo e impiega una combinazione integrata e dinamica di esperienze sessuali prescritte e psicoterapia che in molti casi si e' dimostrata la migliore forma terapeutica.
Attraverso la psicoterapia si cerca di promuovere la presa di coscienza e la risoluzione dei conflitti che hanno originariamente spinto la paziente a “trattenere” i suoi orgasmi; contemporaneamente, la paziente si impegna in esperienze sessuali prescritte, studiate in modo da eliminare questa sua inibizione, insegnandole a smettere di intralciare il naturale processo della scarica orgasmica.

                                                                                              

Dr. Antonio Grande - Bologna
Specialista in Psicoterapia e in Sessuologia Clinica - Diagnosi, Consulenza e Terapia delle Disfunzioni sessuali maschili, femminili e di coppia.                                                                                                                 Direttore del Centro studi di Psicoterapia "Arca" e Direttore Scientifico della Rivista di Psicologia Psicoterapia e Sessuologia "ARCA ".

 

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In questo articolo si è parlato di: Orgasmo femminile, Orgasmo ed età, Orgasmo clitorideo e vaginale, Punto G, Paura di lasciarsi andare, Comunicazione sessuale nella coppia, Terapie sessuali.