|
|
|
TERAPIA di COPPIA - BOLOGNA
Quali sono i problemi più comuni e i percorsi di Terapia di coppia?
- Cosa sono le regole di collaborazione in una coppia? - Da quali fattori è influenzato il sistema di credenze in una coppia? - Com'è cambiata negli ultimi anni l'istituzione matrimoniale? - Qual è l'obiettivo della psicoterapia di coppia? |
La riuscita o il fallimento di una coppia dipendono in buona parte dal funzionamento o meno di regole di collaborazione, che devono essere espresse da ogni coppia, in considerazione delle inevitabili differenze e somiglianze tra i partners.
In una relazione di coppia i due individui devono poter collaborare in un gran numero di compiti:
• guadagnare dei soldi
• occuparsi della casa
• condurre una vita sociale
• avere rapporti sessuali
• fare i genitori
presumibilmente per un lungo periodo di tempo.
Le regole di relazione che una coppia si da' per affrontare questi compiti fondamentali stabiliscono il grado di sanita' o disfunzionalita' della coppia stessa.
La costruzione dei ruoli e delle regole di relazione e' un processo circolare di influenza reciproca nel tempo.
Nessuna coppia inizia un rapporto a partire da zero:
ciascun individuo ha un sistema di credenze e di aspettative nei confronti delle relazioni stabili che si e' strutturato a partire dalle esperienze nella famiglia di origine e da altre esperienze di coppia, il tutto poi immerso nella cultura di uno specifico ambiente sociale.
Questi valori permeano i modi di pensare alla convivenza e/o matrimonio e condizionano i modi di essere moglie e marito, compagna e compagno.
Le coppie sviluppano una costruzione della realta' condivisa:
le premesse di base che gli individui portano nella relazione vengono modellate reciprocamente, rinforzate o modificate nel tempo attraverso la loro esperienza insieme.
Tutto cio' include valori, miti, idee ed aspettative per il futuro, le piu' alte speranze e le paure piu' catastrofiche.
Questo sistema di credenze condiviso costituisce la linfa vitale di una relazione: guida la relazione del momento e la pianificazione del futuro.
Oggi le coppie tentano di costruire una varieta' di rapporti relazionali non tradizionali; tuttavia se da una parte le coppie sperimentano nuovi contratti relazionali, le idee della famiglia d’origine e della societa' in generale intorno ai ruoli, ai diritti e responsabilità della moglie e del marito, del padre e della madre, esercitano una influenza molto potente sui contratti e sui modelli interattivi che evolvono nel corso del ciclo vitale della coppia.
Dalla nostra cultura, dalla rappresentazione che ne fanno i media, dalla letteratura classica e dalla storia popolare, uomini e donne ereditano miti alquanto diversi gli uni dagli altri intorno alla coppia.
Negli ultimi venti anni l’istituzione matrimoniale e' cambiata in maniera radicale.
La messa in discussione delle regole e dei ruoli rigidi ha condotto molte persone a procrastinare il matrimonio o a rinunciare a sposarsi e a fare figli ed ha portato con se' un’alta percentuale di divorzi.
La famiglia nucleare “normale” con il marito che lavora e la moglie che si occupa della casa e dei figli a tempo pieno, rappresenta ora una minoranza.
Sia per aspirazioni personali che per ragioni economiche la maggior parte delle donne ha degli obiettivi di carriera, tendenza questa che e' probabile che continui ancora.
Un numero sempre maggiore di coppie sperimenta nuove forme di rapporto in assenza di modelli che funzionino da guida, per poi rivolgersi alla terapia di coppia quando c’e' crisi.
Le coppie in terapia devono essere aiutate ad esaminare il loro contratto coniugale, a considerare come le loro idee e le premesse guidino e forzino in una determinata direzione i loro modelli interattivi, spesso in maniera inconsapevole e aiutate a rendere piu' esplicite le regole che ciascuno desidera.
L’obiettivo terapeutico e' quello di dare un equilibrio piu' funzionale nella vita della coppia.
La metodologia di lavoro si muove all’interno di un’ottica relazionale che prevede un’indagine anamnestica che mira a:
• conoscere la storia della coppia attraverso l’esperienza dei partners
• comprendere l’interazione delle personalita' e le singole caratteristiche
• evidenziare la sofferenza di coppia e dei singoli membri
Dopo questa prima fase anamnestica il compito del terapeuta e' quello di consentire una ristrutturazione delle emozioni, dei sentimenti e del vissuto dei membri della coppia, che molto spesso arrivano schierati su due fronti opposti, che non consentono alcun ascolto reciproco.
La terapia di coppia puo' correr il rischio, alle volte, di incagliarsi in lunghe rivisitazioni delle insoddisfazioni che si sono accumulate negli anni, rendendo i coniugi e il terapeuta pessimisti rispetto alla possibilita' di cambiare.
Puo' essere utile sottolineare che il contratto, che la coppia aveva negoziato agli inizi, andava incontro ai bisogni ed alle speranze di allora: il problema ora e' che quel contratto non e' stato cambiato in relazione al mutamento delle circostanze e dei bisogni.
Pertanto la fase psicoterapeutica e' mirata a render consapevoli i membri della coppia che:
• possono superare le loro difficolta' se riconoscono anzitutto che la delusione, la frustrazione e la rabbia sono dovute non tanto ad incompatibilita' di fondo, quanto ad incomprensioni dovute a comunicazioni sbagliate e ad interpretazioni negative del comportamento reciproco dei partners
• l’incomprensione e' spesso un processo attivo, che emerge quando uno dei membri si fa un’immagine distorta dell’altro, che porta ad una interpretazione errata di quello che l’altro fa e dice, ad attribuirgli cattive intenzioni
• ogni partner deve assumersi la responsabilita' del cambiamento, cioe' che hanno effettive possibilita' di scelta
• i partners possono darsi aiuto l’un l’altro e darne al rapporto, se escludono comportamenti di colpa e biasimo reciproco, concentrandosi sui problemi reali da risolvere
• l’odio e il bisogno di controllo, l’egoismo di ciascuno vengono letti in termini accettabili se si considerano le motivazioni positive di partenza cioe' la paura di essere abbandonati, l’autoprotezione, ecc. anche se la manifestazione di tali intenzioni e' negativa.
La modalita' dell’intervento rivolto alle coppie prevede sedute regolari per un periodo di tempo che non puo' essere definito rigidamente, ma che dipende naturalmente dalle singole caratteristiche di ogni coppia.
Quando e' utile proporre la consultazione e/o la terapia di coppia?
Si puo' costruire uno schema molto semplice per individuare le coppie che molto probabilmente non riescono, senza aiuto esterno, a risolvere le difficolta' più o meno gravi che si presentano:
• la coppia ha difficolta' a formarsi come coppia e cioe' una coppia che sta insieme ma non e' capace di evolvere, nel senso che non e' capace ne' di stare insieme ne' di separarsi
• la coppia che ha difficolta' a trovare un equilibrio felice come coppia, per esempio quando vi e' una definizione rigida dei ruoli sessuali, che deve essere attenuata
• la coppia che riflette se rimanere insieme o no, utilizzando come unica soluzione, senza considerarne altre, la possibilita' di abbandono
• la coppia che ha bisogno di aiuto per separarsi perche' teme di non sopravvivere separatamente
• la coppia allargata a causa di figli, di relazioni o matrimoni precedenti, che deve trovare modalita' di adattamento senza cancellare gli impegni precedenti e senza fingere di ricominciare da zero.
Il momento terapeutico diventa cosi' un evento in cui le esperienze private vengono formulate chiaramente, riconosciute e viene data loro importanza.
Si impara a guardare oltre il gioco difensivo del potere e a riconoscere le reciproche vulnerabilita'.
Dr.ssa Laura Cagliumi
Psicologo Psicoterapeuta Bologna c/o Centro Arca Bologna
|
|
|
In questo articolo si parla di: Coppia, Convivenza, Rapporti sessuali, Ruoli, Valori familiari, Relazione, Matrimonio, Crisi di coppia, Cambiamento, Terapia di coppia. |